Paradossalmente, nonostante fosse ancora immerso in una solitudine estrema, l’estate dopo la terza media per Kisame fu la più bella della sua vita. Lui aveva sempre adorato i nuovi inizi, i cambiamenti, soprattutto se questi si verificavano in seguito ad un momento difficile. Entrare alla scuola superiore di sicuro lo era, e anche molto radicale. La sua passione per i rinnovamenti lo aveva spinto, una sera passeggiando per un mercatino, ad acquistare un quarzo opalino. Era un giorno d’estate di circa un anno prima, una serata molto calda e calma, il brusio della gente e il profumo d'incenso erano molto rilassanti mentre camminava tra le bancarelle. Aveva sempre adorato questo tipo di mercatini, spesso ci si trovavano delle curiosità inaspettate, oggetti d’antiquariato o molto particolari, libri introvabili e vestiti degni delle migliori boutique a prezzi stracciati. Tuttavia quella sera fu insolitamente attratto da un banchetto che vendeva delle pietre. I minerali erano suddivisi, a seconda del tipo, in diversi contenitori quadrati, tutti erano stati lavorati in modo da avere una forma stondata, così da poter essere usati facilmente da ciondolo. Ametiste, turchesi, onici nere, pietre del sole, una più bella dell’altra. Sopra ognuna di esse erano elencati i loro poteri, veri o presunti. Tra tutte, l’attenzione di Kisame fu catturata in modo particolare da una pietra bianco latte. Si avvicinò al contenitore dove ce ne stavano diverse afferrandone una per rigirarsela tra le dita quasi incantato. Notò dopo pochi secondi che la superficie della pietra era estremamente liscia, mentre il minerale, all’apparenza opaco, era in realtà semi trasparente, la luce che lo attraversava, infatti, gli donava dei riflessi rossastri.
“Quello è un quarzo opalino” la voce della signora che stava alla bancarella lo fece quasi sobbalzare “il suo potere è quello di promuovere il cambiamento.”
Kisame sorrise sembrava che quella donna dai lunghi capelli castani avesse letto nei suoi pensieri più profondi. Il ragazzo acquistò la pietra senza esitare, la signora la imprigionò dentro una spirale di metallo argentato che poi collocò su un cordino nero di caucciù, fu lei stessa ad allacciarla la collo di Kisame.
“Per mandare via tutte le cose negative di cui vuoi liberarti e che desideri cambiare, la devi sciacquare ogni giorno sotto l'acqua fredda corrente del rubinetto” gli disse ancora mentre lo salutava.
L'estate dopo la terza media aveva deciso di godersela nonostante fosse solo. Oltre ai consueti sport che faceva tutto l’anno aveva anche iniziato un corso di wind surf per godersi il mare che amava tanto. Era piuttosto bravo e imparava in fretta, sorrideva volando letteralmente sulle onde prendendosi gli schizzi in faccia, guardarlo da lontano faceva impressione, riusciva a compiere diversi metri senza mai sfiorare il pelo dell'acqua. Man mano che si avvicinava l’inizio del nuovo anno scolastico non viveva la cosa con lo sconfort...
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